martedì 10 dicembre 2013

Adieu mon cher H

La domenica perfetta! Perchè no, anche il sabato.. e il venerdì, il giovedì.. insomma, soggetti come me sfrutterebbero ogni istante!
Una strada sinuosa (sensuale rende meglio!).. 


Di cos'altro c'è bisogno? Beh, una macchina veloce (qui i gusti sono vari!), per chi può, una di quelle con uno sterzo preciso e comunicativo, un assetto rigido al punto da sentirsi in contatto con l'asfalto e con un ottimo cambio manuale.. una di quelle in cui lo stacco della frizione, il posizionamento di freno e acceleratore  sono stati progettati con la massima cura e precisione.

Si può trattare di una Honda Integra, una Ford Escort, una TVR Sagaris, una Ferrari 360 Modena o, perchè no, anche la mia piccolina.. la Peugeot 205, non ha importanza. Un cambio ad H standard dà sempre emozione ed è stato così per generazioni. Significa forse essere bloccati nel passato? Nient'affatto! E' solo una filosofia di vita (guida!), una passione che ci spinge a stabilire che la velocità, la raffinatezza e la precisione della cambiata dipendono, o comunque devono dipendere, dalla nostra sensibilità e non solo dalla fredda tecnologia.


il breve rettilineo che ti ha permesso di seppellire l'acceleratore, scaricando a terra qualche buon equino, sta per finire! La curva si avvicina.. nella tua mente pensi a quante marce tirar via!

Ed è lì che avviene la magia. Forse l'unico reale momento in cui uomo e macchina sono la stessa cosa. Già, perchè gli organi meccanici che girano veloci sotto il palmo della mano destra (chiedo scusa agli amici inglesi!!) sono pronti ad obbedire al nostro cervello.


É il momento! Punta del destro sul freno.. la 'staccata' comincia, il sinistro scalcia la frizione mentre il cambio disaccoppia la trasmissione al nostro comando. Giù il tacco del piede destro a calibrare l'acceleratore per tenere su i giri del motore (rpm) e dentro la marcia inferiore! Il gioco é fatto! La precisione é massima! Le sospensioni anteriori sono compresse e pronte a ricevere ordini..! Ripetiamo il processo quanto serve e prepariamoci a dare la giusta importanza ai trasferimenti di carico laterali impartiti dallo sterzo nelle nostre mani.. un attimo!
Inutile andare oltre!
Continuerei molto volentieri ma sto divagando.
Già, perché qui voglio sottolineare quanto é appena avvenuto: la tempesta perfetta! Un mix di sensazioni ineguagliabili! Brevi si, ma molto intense! Condite del nostro miglior impegno (sfido chiunque a provare, ad imparare.. e a negare quanto sto dicendo!). Stiamo 'parlando' alla nostra auto, così come il cervello parla ai nostri arti. Stiamo facendo di questo raggruppamento di ingranaggi, bulloni, bielle e bronzine un prolungamento del nostro corpo!
Sensazioni che, purtroppo, si avviano a sparire. Quei modernissimi 'paddle' dietro al volante stanno diffondendosi sempre di più. La tecnologia avanza veloce mentre ci dimentichiamo che, sotto quei morbidissimi sedili imbottiti e quelle superfici cosi piacevoli da toccare, ci sono dei rudimentali organi meccanici che, sempre più nascosti e 'zittiti', obbediscono ai nostri (credo ancora per un periodo abbastanza limitato!) ordini!
Per fare una citazione famosa.. Lo sentite? Questo é il suono dell'inevitabilità!! (qualcuno conoscerà l'agente Smith in Matrix..!) Eh si, perché tra standardizzazione, richiesta del mercato, avanzamento dello sviluppo e altre svariate e innumerevoli (quanto scoccianti!!) motivazioni, la prospettiva é 'inevitabilmente' (e tristemente!) questa!! In inghiterra non è mai stato venduto un esemplare di Ferrari 599 con il cambio manuale. Per la McLaren MP4-12C e la P1 l'idea del manuale non è mai stato nemmeno un luccichìo negli occhi di Ron Dennis. Inoltre fra i clienti Porsche l'80% di chi vuole una 911 e il 60-70% di chi vuole una Cayman barra l'opzione PDK. A Sant'Agata oramai sostengono che un cambio manuale sia una rottura della catena elettronica che armonizza ciò che avviene fra la camera di combustione e l'impronta del pneumatico a terra.

L'automobilista medio usa la sua vettura (anche una sportiva!) per raggiungere l'ufficio, per andare a fare la spesa, per recuperare i bambini a scuola.. un metodo sbrigativo, insomma, per passare da un punto A ad un punto B.

Stanco e stressato dalla propria giornata, questo individuo vorrebbe semplicemente 'non far nulla'.. richiedendo al mercato una vettura (anche se sportiva!) che si accenda con un pulsante ma senza inserire una chiave (Keyless Go), parta con un input sull'acceleratore e qualche idea sullo sterzo (trasmissione automatica), percorra tutta la tangenziale cittadina ad una velocità prestabilita e costante (Cruise Control) stando ovviamente attenta a non oltrepassare le linee bianche (LDP lane departure prevention) o ad impattare altri veicoli (Brake Assist o Active City Stop), arrivi a destinazione e si parcheggi da sola (Park Assist) in quel posticino troppo stretto.. e che, infine, chiuda da sola gli sportelli perché noi non siamo più lì vicino (Keyless Entry)! Qualcuno ha sentito parlare di 'cambio di velocità' (ci aveva pensato anche Leonardo Da Vinci.. guarda un po'!) in questo breve riassuntino?!?



Non vorrai mica criticare quelle povere casalinghe affaccendate che, fra l'altro, non sopportano nemmeno il frastuono di questi oggetti infernali?


 ..potrebbe dirmi qualcuno!
Assolutamente no!! 

Purtroppo non tutti hanno in mente che 'Non è la destinazione, ma il viaggio che conta!' (Jack Sparrow docet!), ma, per coloro i quali ragionano così, tutto ciò è assolutamente 'unemotional' e la bellezza della guida pura non esiste praticamente più! Gli elettroattuati, i sequenziali.. singola e doppia frizione.. tutti questi 'automatismi' (DSG, PDK, F1, DCR M) hanno seppellito definitivamente la passione sotto uno spesso strato di quella che viene chiamata 'performance'! Casomai alla continua ricerca di qualche decimo di secondo da limare sulla velocità di cambiata..  già, perché carne, sangue e sinapsi non raggiungeranno mai i 50 millisecondi di un powershift. Ma a che scopo? Che competizione stiamo facendo?


Pietro Boutwood, amministratore delegato di Noble Automotive (il cui slogan, guarda caso, è proprio 'Perfection is a road, not a destination'), il piccolo produttore di Leicester, ha recentemente affermato, riferendosi alla M600, una delle loro bestiole: "Vogliamo premiare il 'driver' per ogni buona cambiata. Ed è una cosa normale, perché le persone vogliono essere ricompensate se sono buone o cattive. Esiste ancora una nicchia per chi vuole davvero qualcosa che rifletta la fierezza per la loro guida. Usiamo un cambio manuale a sei marce. Potremmo fare dei paddleshift se volessimo, senza alcun problema. Ma, al momento, siamo molto soddisfatti della nostra filosofia di creare un mezzo che possa dirsi analogico. Penso che ci sia spazio per la componente umana. Tutta questa magia elettronica si sta allontanando sempre più dal 'driver', una entità che non potrà mai essere sostituita!".


Dunque lasciamo a Button, Rosberg e Alonso il compito, la domenica pomeriggio, di tirare innumerevoli volte quelle alette con i polpastrelli.. mentre noi la domenica mattina ci godiamo le nostre emozioni pure!!



Article rédigé à Toulouse, France. Merci à Roberta et Alfonso.
Et mes meilleurs voeux!

Nessun commento:

Posta un commento